Cattedrale Santa Maria Assunta, Oristano

Restauro conservativo degli elementi marmorei e del pavimento della Cattedrale

 

  • Intervento: Restauro degli elementi marmorei e del pavimento

Cattedrale Santa Maria Assunta, Oristano

La cattedrale di Santa Maria Assunta è il duomo di Oristano, chiesa madre dell’arcidiocesi Arborense.
La Cattedrale di Oristano sorge sul luogo di un insediamento di epoca bizantina. L’esistenza della cattedrale è documentata dal 1131, le sedici colonne conservate nel cortile del Duomo e i capitelli custoditi nel vicino seminario, ci permettono di ipotizzare che il primitivo edificio, avesse tre navate. Alcuni restauri vennero effettuati nel 1228, mentre entro il 1348 venne edificato il transetto con le quattro cappelle in stile gotico italiano. Il grave stato della cattedrale nella prima metà del XVII secolo determinò i lavori di ricostruzione che hanno portato all’attuale edificio. I lavori voluti dall’arcivescovo, iniziarono nel 1729. Vennero inizialmente affidati all’architetto cagliaritano Salvatore Garrucciu e successivamente, dopo la morte di quest’ultimo, a Giovanni Battista Ariety di Alghero. Il tempio venne consacrato nel 1745 ma i lavori terminarono solo nel corso della seconda metà del secolo. Tra il 1830 e il 1837 vennero costruiti i cappelloni secondo il progetto dell’architetto, su commissione dell’arcivescovo Giovanni Maria Bua, mentre nel 1912 risalgono le decorazioni pittoriche che ornano le pareti interne della cattedrale. L’arcivescovo Ignazio Sanna dopo 9 anni di decisioni e non senza critiche nel finire del 2015 decise di compiere i lavori di adeguamento liturgico conciliare. Dopo la demolizione dell’altare settecentesco, di alto pregio. La dedicazione avvenne il 10 gennaio 2016 con la celebrazione presieduta dall’arcivescovo, concelebrata da alcuni vescovi sardi e dal presbiterio arboense. Durante il rito sono state posizionate le reliquie di Sant’Archelao e Santa Giusta. L’antico altare fu ricostruito in posizione arretrata, nel coro, ma occultato dalle nuove strutture.

LA SUA DESCRIZIONE

Il duomo di Oristano si affaccia sull’ampio piazzale con il prospetto principale, incompleto, in cantoni di trachite a vista, e con il lato nord, movimentato dall’abside semicircolare del braccio del transetto e affiancato da una bella torre campanaria a canna ottagona, di origini medievali e completa nel settecento dal cupolino a cipolla rivestito in maiolica.                                                            L’interno, in pianta a croce latina è costituito dall’unica, ampia navata, con tre cappelle su ciascun lato, transetto e abside quadrangolare. L’incrocio della navata col transetto è coperto dalla cupola ottagonale, con tamburo impostato su quattro pennacchi in cui sono dipinti gli Evangelisti. L’interno del tempio è ornato da numerose opere d’arte, tra le quali si trovano la statua dell’Annunziata del XIV secolo, custodita nella prima cappella a destra e l’altare settecentesco, in stile barocco, nella cappella dedicata a Sant’Archelao, patrono di Oristano.

Il presbiterio, sul modello del Duomo di Cagliari e del Duomo di Sassari, è rialzato, chiuso da balaustra marmorea e con due leoni dello stesso materiale posti alla base della scala di accesso, L’altare maggiore e la credenza, in marmo, sono opera di Pietro Pozzo. Dietro l’altare si trova il coro ligneo, mentre sulla parete di fondo dell’abside è collocata la grande tela tonda, in cui è raffigurata l’assunta, con una sfarzosa cornice dorata retta da Angeli. Alle pareti laterali sono poste invece due grandi tele rettangolari del Marghinotti, raffigurante l’adorazione dei Magi e l’ultima cena. Nel transetto si trovano le cappelle gotiche superstiti risalenti al trecento, tra cui la cappella della madonna del rimedio, con volta a crociera, bifora gotica aperta sul fondo e altare ornato sul fondo dai resti di un pluteo marmoreo scolpito risalenti al IX secolo. Sempre nel transetto si aprono i capelloni ottocenteschi, in stile neoclassico, dedicati a San Luigi Gonzega e a San Giovanni Nepomuceno, ornati dalle sculture di Andrea Galassi.
Dalla sacrestia dei beneficiati è possibile accedere all’archivietto, una piccola cappella seicentesca a piana quadrata, voltata a cupola emisferica, che rappresenta stilisticamente un interessante connubio di architettura tardogotica ed elementi del classicismo rinascimentale.

Cattedrale Santa Maria Assunta, Oristano
Cattedrale Santa Maria Assunta, Oristano
Cattedrale Santa Maria Assunta, Oristano

Restauro altare maggiore

Fonte battesimale

Altarino

Battistero

Pavimento

Ecco alcuni Progetti

Santa Maria Novella, Firenze

Disinfestazione di superficie lapidea attaccata da agenti biodeteriogeni, microflora e deiezioni animali, puliture con impacchi consolidamento del marmo, microstuccature il tutto restaurato a perfetta regola d’arte.

Altare Martino, Duomo Cagliari

Nel Duomo di Cagliari nella parete in fondo si trova l’imponente Mausoleo di Martino I il Giovane, un monumento funebre dedicato a Martino I di Sicilia. Lo abbiamo riportato alla sua originale bellezza e curato la messa in sicurezza.

Portale Cattedrale, Oristano

L’arcivescovo Ignazio Sanna dopo 9 anni di decisioni nel 2015 decide di compiere i lavori di adeguamento liturgico con il posizionamento della nuova mensa e il nuovo ambone in marmo bianco e rosso di tipo Michelangelo.

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