Chiesa San Pietro Apostolo, Pirri
Restauro conservativo degli elementi marmorei
- Intervento: Restauro conservativo
Chiesa San Pietro Apostolo
La parrocchia di San Pietro Apostolo rappresenta il cuore antico della religiosità pirrese. La data di fondazione della chiesa deve risalire a un’epoca remota, forse al medioevo. La chiesa all’epoca era prebenda di un Canonico del Capitolo metropolitano di Cagliari beneficiario delle vendite insieme con i curati preposti all’esercizio del culto e dell’amministrazione ordinaria, fino al 1772 quando cessò la sua condizione di prebenda canonicale per fruire completamente del beneficio ecclesiastico. San Pietro Apostolo rimase l’unica parrocchia di Pirri fino ai primi anni ‘50’ del secolo scorso quando la crescita della popolazione e lo sviluppo di nuovi quartieri abitativi imposero una diversa suddivisione territoriale religiosa.
Si tramanda che San Nicolò fosse la prima parrocchia di Pirri, mentre Santa Maria Chiara, è rimasta famosa per la festa che annualmente richiama folle di fedeli. Nel semplice e armonioso prospetto, suddiviso in tre ordini verticali da quattro lesene scanalate complete di capitelli, si aprono due nicchie laterali, sopra altre sei di fattura più recente e di varia forma e grandezza.
Al centro troviamo una finestra chiusa da un’inferriata. Attorno al portone d’ingresso, di legno decorato a incisione con motivi floreali di gusto liberty, si snoda una cornice di pietra sul cui lato più piccolo in alto spicca una maschera litica.
Sulla destra, affissa sul muro di cinta di un cortile, pertinente alla chiesa un’iscrizione marmorea parte redatta in lingua latina e parte in italiano ricorda la vita dell’arcivescovo di Oristano mons.
La chiesa è affiancata sul lato sinistro da un campanile, scandito in tre ordini da cornicioni orizzontali, il campanile contraddistinto da volumi squadrati e da una notevole verticalità.
Lo sovrasta una cupola con volta a padiglione dagli spigoli fortemente smussati.
La chiesa si estende su un’unica navata, otto cappelle laterali e presbiterio. La navata fino a pochi decenni fa, variegata di affreschi, ha la volta a botte scandita di a intervalli regolari da cinque arcate, tre ogivali di ascendenza gotica al centro e due a tutto sesto in corrispondenza del presbiterio e della tribuna.
Vi si trova un bel pulpito marmoreo ormai in disuso tra la seconda e la terza cappella di sinistra. Sotto la navata si estende una cripta di epoca indefinita rimessa in luce nell’aprile del 2000, alla quale si accede attraverso diciasette gradini molto consunti e ripidi con tracce di ardesia.
Il vano, immerso nella penombra, appare spoglio, privo di qualsiasi ornamento architettonico o pittorico.
Spazioso e pavimentato in terra battuta, coperto da intonaco e da volta a botte su cui si aprono due bocchette impostate sui lati longitudinali. Sulla parete di fondo troviamo i resti di un altare in muratura dotato di pietra sacra rimandano a lontane celebrazioni eucaristiche.
Restauro della Balaustra marmorea
Restauro conservativo dell’altare marmoreo
Restauro conservativo del Pulpito
Ecco alcuni Progetti
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Nel Duomo di Cagliari nella parete in fondo si trova l’imponente Mausoleo di Martino I il Giovane, un monumento funebre dedicato a Martino I di Sicilia. Lo abbiamo riportato alla sua originale bellezza e curato la messa in sicurezza.
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