Chiesa di San Francesco da Paola

Restauro Altari vari e balaustra

  • Data: anno 1991
  • Cliente: Soprintendenza Cagliari-Oristano
  • Intervento: restauro altari vari e balaustra

Chiesa di San Francesco da Paola, Cagliari

La chiesa di San Francesco da Paola, sorge sul limitare inferiore dell’antico quartiere di Marina, davanti al porto di Cagliari, all’intersezione tra via Roma e via Concezione.

Viene realizzata per l’ordine francescano, approvato nel 1474 con il nome di congregazione eremita Paolana di San Francesco d’Assisi, divenuto poi l’ordine dei minimi: i Padri, che arrivano in Sardegna nel 1625, verso la metà del XVII secolo ricevono in donazione da un certo Michele Ventallos un terreno vicino al porto dove, entro la fine del secolo, costruiscono l’attuale convento e la chiesa ad esso adiacente.

In origine la fabbrica, che secondo Spano ha luogo sulla stessa area dove preesisteva la piccola chiesa dedicata a S. Teresa, assume le semplici forme architettoniche che caratterizzano le chiese cagliaritane di quell’epoca.

    Nel 1932 viene inaugurata la nuova facciata, di sapore classicheggiante, che rispondeva al gusto artistico del regime fascista opera dell’ingegner Tomaso Ferraro, costruita per includere la chiesa nella linea continua delle facciate dei palazzi porticati che ormai caratterizzava la via Roma: la chiesa venne leggermente danneggiata durante i bombardamenti del 1943. Allo stato attuale la chiesa in oggetto, che ha mantenuto l’assetto seicentesco, presenta una pianta rettangolare costituita da un’ampia navata , con tre cappelle lungo i due lati lunghi, coperta da una volta a botte rinforzata da archi traversi sottarchi che la rinforzano, La copertura voltata è impostata su un architrave, che corre senza
    soluzione di continuità sino al presbiterio, dalla decorazione complessa attraverso cornici modanate e piuttosto sporgenti, al di sopra delle quali si trovano quattro finte finestre quadrangolari per parte, intervallate, a due a due, da finestre più piccole di forma circolare.
    Sotto la cornice, sottolineano l’unitarietà dello spazio, una serie di lesene scanalate e rudentate con capitello ispirato all’ordine ionico.
    Le lesane, inoltre, inquadrano tre altari per lato che sono sovrastati da altrettanti archi a tutto sesto.
    Le mura costituite da elementi misti risultano riccamente decorate da intonaci fingenti il marmo, affreschi, marmi e stucchi, mentre i pavimenti sono in marmo.
    Il profondo presbiterio di forma rettangolare, costruito su una cripta a due vani destinata alla sepoltura dei frati, risulta rialzato di quattro gradini rispetto al livello della chiesa; vi si accede attraverso una breve scalinata segnata da balaustre marmoree simili a quelle del recinto presbiteriale.
    Nel presbiterio illuminato da due finestre, al lato destro all’imposta della volta, in corrispondenza dei tre altari si trovano altre tre finestre più piccole; l’arredo, in marmi policromi, fu eseguito da lombardo Giovanni Battista Spazzi entro il 1793.
    La lunetta e la volta del presbiterio furono decorate dal pittore Cagliaritano Baciccia Scano nei primi decenni del XX secolo; vi compaiono rispettivamente, la canonizzazione di San Francesco da Paola e L’Eterno in gloria con la Colomba dello Spirito Santo.

    L’altare maggiore, tra i più belli di Cagliari, per i suoi marmi policromi e per lo slancio verticale caratteristico degli altari del tardo Settecento.
    Durante i lavori di restauro del 1997-1999 sono stati rivenuti frammenti di affreschi forse secenteschi, che, staccati e montati su tele, sono adesso sistemati nella sacrestia. La chiesa dipende dalla parrocchia di Sant’Eulalia a la Marina.

    Ecco alcuni Progetti

    Santa Maria Novella, Firenze

    Disinfestazione di superficie lapidea attaccata da agenti biodeteriogeni, microflora e deiezioni animali, puliture con impacchi consolidamento del marmo, microstuccature il tutto restaurato a perfetta regola d’arte.

    Altare Martino, Duomo Cagliari

    Nel Duomo di Cagliari nella parete in fondo si trova l’imponente Mausoleo di Martino I il Giovane, un monumento funebre dedicato a Martino I di Sicilia. Lo abbiamo riportato alla sua originale bellezza e curato la messa in sicurezza.

    Portale Cattedrale, Oristano

    L’arcivescovo Ignazio Sanna dopo 9 anni di decisioni nel 2015 decide di compiere i lavori di adeguamento liturgico con il posizionamento della nuova mensa e il nuovo ambone in marmo bianco e rosso di tipo Michelangelo.

    Desogus restauri, marmo, legno, pitture, adeguamenti liturgici

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