Basilica di Sant’Elena

Restauro dell’altare maggiore, del crocifisso, laterali, cappella gotica e la realizzazione della nuova mensa

  • Data: 29 Settembre 1997
  • Cliente: Basilica Sant’Elena, Quartu
  • Intervento: restauro altari vari

Basilica di Sant’Elena

La Basilica pontificia minore di Sant’Elena imperatrice è il principale luogo di culto cattolico di Quartu Sant’Elena, dedicato a Sant’Elena imperatrice patrona della città. Sorge sull’omonima piazza del centro storico. La basilica è a capo della forania di Quartu Sant’Elena ed è l’unica basilica dedicata a Sant’Elena.
Nel settembre del 1997 Desogus marmi ha curato il restauro di vari altari, quello maggiore, del crocifisso, gli altari laterali, la cappella gotica e la realizzazione della nuova mensa.

 

    La prima Chiesa

    La più antica chiesa cittadina dedicata a Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino I, fu costruita alla fine della prima metà del XII secolo e presentava uno stile romanico. La chiesa era costituita da tre navate, la centrale larga il doppio rispetto a quelle laterali, collegate tramite una serie di archi a tutto sesto costruiti su colonne e capitelli di reimpiego. Questa chiesa non era grande, ma era sufficiente alle esigenze di Quarto domino, uno dei paesi che in futuro formeranno l’attuale città.

    La seconda Chiesa

    Tra il quattrocento e il cinquecento, la chiesa venne demolita poiché non soddisfaceva più le esigenze dei quartesi. La nuova struttura era più grande della precedente, presentava uno stile gotico sardo-catalano ed era costituita da una sola navata con la volta a crociera. L’abside era quadrato e più basso rispetto al resto della chiesa. Tra il XVI e il XVIII secolo nella chiesa vennero costruite nove cappelle (Cappella del Rosario, della Madonna d’Itria, delle anime del purgatorio, della Vergine della Pietà, di Sant’Antonio Abate, di Sant’Elena, di Santa Giusta, di Sant’Antonio da Padova e di San Michele arcangelo). Il prospetto principale, che ospitava il portale archiacuto, era compreso tra due contrafforti e concluso con un terminale piatto e merlato. A sinistra della facciata sorgeva il campanile ottagonale vantato dai cittadini poiché unico nel suo genere in tutto il circondario di Cagliari. Nel 1590 la copertura piramidale del campanile fu rivestita con delle mattonelle nere. Nello stesso anno, tutta la chiesa fu restaurata, compreso l’abside e la Cappella di Sant’Antonio da Padova (la cui data di costruzione è incerta) e la sacrestia. Per una somma di centocinquanta lire, si rifecero gli intonaci, si imbiancò e rinforzò l’arco dell’ingresso principale e si costruirono canali per smaltire l’acqua piovana. Spesso la chiesa venne restaurata, espansa e modificata anche nello stile fino a che, nel 1775, un incendio distrusse quasi completamente la chiesa e si decise di ricostruirla completamente.

     

    Ecco alcuni Progetti

    Santa Maria Novella, Firenze

    Disinfestazione di superficie lapidea attaccata da agenti biodeteriogeni, microflora e deiezioni animali, puliture con impacchi consolidamento del marmo, microstuccature il tutto restaurato a perfetta regola d’arte.

    Altare Martino, Duomo Cagliari

    Nel Duomo di Cagliari nella parete in fondo si trova l’imponente Mausoleo di Martino I il Giovane, un monumento funebre dedicato a Martino I di Sicilia. Lo abbiamo riportato alla sua originale bellezza e curato la messa in sicurezza.

    Portale Cattedrale, Oristano

    L’arcivescovo Ignazio Sanna dopo 9 anni di decisioni nel 2015 decide di compiere i lavori di adeguamento liturgico con il posizionamento della nuova mensa e il nuovo ambone in marmo bianco e rosso di tipo Michelangelo.

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